L’associazione lancia una protesta via mail alle istituzioni per impedire la realizzazione di un progetto che imprigiona degli animali per il solo divertimento

Un imponente acquario cittadino modellato sul progetto dell’acquario di Genova che, fungendo da attrattore turistico-culturale e motore dell’economia, richiamerà a sè una marea di turisti ed i loro preziosi soldi: questa, in breve, è la “miniera d’oro blu”, il progetto che riguarda la costruzione di un acquario cittadino a Taranto.

La proposta, fortemente voluta dal consigliere regionale Gianni Liviano, verrà discussa il 7 e l’8 febbraio nella città pugliese  in un incontro tra il project manager della società Costa Edutainment (responsabile di vari acquari, tra cui quello di Genova, Rimini e Riccione), il Sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, il presidente della Camera di Commercio Luigi  Sportelli, il responsabile dell’Autorità di gestione dei fondi europei, e il direttore di Puglia Sviluppo, Pasquale Orlando.

“Come pensano di poter rilanciare il turismo con una struttura che, a tutti gli effetti, si delinea come una prigione per esseri viventi che invece dovrebbero vivere in libertà? Non esiste alcuna giustificazione per la detenzione di creature sottratte al loro habitat, private degli spazi aperti, magari costrette ad esibizioni del tutto innaturali, senza considerare lo stress e le malattie che colpiscono questi animali a causa delle condizioni di cattività – denuncia Stefania Bottiglia, delegata OIPA Taranto – Gli acquari, come tutte le altre forme di “intrattenimento” che sfruttano animali, proprio perché si basano sulla sofferenza di altre creature viventi danno un messaggio diseducativo alle nuove generazioni: la città di Taranto dovrebbe puntare su una forma di turismo che rispetti e tuteli la natura e l’ambiente, non che la sfrutti” .

Per questo motivo OIPA, invitanto tutti i cittadini di Taranto e tutti gli amanti degli animali a reagire a simili iniziative, ha lanciato un mail-bombing di protesta, per fare in modo che l’amministrazione prenda sin da ora una posizione contraria all’iniziativa, per ragioni etiche ed in linea con le evidenze scientifiche rispetto alle negatività della detenzione animale. OIPA, inoltre, sarà presente alla manifestazione contro l’apertura del nuovo acquario, organizzata sabato 9 febbraio alle ore 17 in piazza Maria Immacolata a Taranto.

Per dire no all’acquario di Taranto, manda anche tu l‘email di protesta:

Testo dell’email:
con la presente desidero esprimere la mia più profonda contrarietà al progetto dell’acquario nella città di Taranto.
Non esiste alcuna giustificazione per la detenzione di creature sottratte al loro habitat, private degli spazi aperti, magari costrette ad esibizioni del tutto innaturali, tanto meno il turismo. Gli acquari, come tutte le altre forme di “intrattenimento” che sfruttano animali, proprio perché si basano sulla sofferenza di altre creature viventi danno un messaggio diseducativo alle nuove generazioni: la città di Taranto dovrebbe puntare su una forma di turismo che rispetti e tuteli la natura e l’ambiente, non che la sfrutti.
Distinti Saluti

Indirizzi mail:

Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci
sindaco@comune.taranto.it; segreteriasindaco@comune.taranto.it;
Consigliere regionale, Gianni Liviano
livianodarcangelo.giovanni@consiglio.puglia.it
Responsabile dell’Autorità di gestione dei fondi europei, e il direttore di Puglia Sviluppo, Pasquale Orlando
p.orlando@regione.puglia.it
Presidente Camera di Commercio, Luigi Sportelli
segretario.generale@ta.camcom.it;
Presidenza regione Puglia
segreteria.presidente@regione.puglia.it;
Costa Edutainement s.p.a
relazionistituzionali@costaedutainment.it;