Intervista del TG5 a Davide Rondinella,
responsabile nucleo guardie OIPA Roma

Lo scorso aprile le guardie zoofile dell’OIPA, a seguito di una segnalazione, hanno effettuato un blitz in un appartamento di Roma dove erano detenuti circa 40 cani in condizioni igienico sanitarie disastrose.

Dal 2006 i cani erano costretti a vivere in modo del tutto incompatibile con la loro natura in un appartamento fatiscente e con impianti non a norma. La situazione era già stata segnalata alle forze dell’ordine dai vicini esasperati dal cattivo odore proveniente dall’appartamento, ma la situazione non era ancora stata risolta. A seguito delle operazioni di verifica, rese difficoltose dall’aria irrespirabile e dell’elevato numero di cani, le guardie zoofile OIPA hanno riscontrato che al proprietario risultavano intestati ben 96 cani, alcuni dei quali deceduti, mentre altri detenuti in un terreno adibito a discarica alle porte della città.

Dopo aver iscritto il proprietario dei cani nel registro degli indagati, la Dottoressa Maria Bice Barborini della Procura della Repubblica di Roma ha incaricato le guardie zoofile OIPA di svolgere tutte le indagini necessarie ad identificare la soluzione migliore per la gestione dei cani. Sono stati quindi  effettuati successivi sopralluoghi con l’Ufficio Igiene Sanità Pubblica e con la Asl competente sia nell’appartamento che nella discarica, per procedere con le operazioni di microchippatura e identificazione di tutti gli esemplari.

Le guardie zoofile OIPA stanno seguendo, oltre alle operazioni per valutare un eventuale sequestro e bonifica dell’area, anche il progressivo trasferimento dei cani al canile comunale della Muratella, dove verranno ricoverati in attesa di un’adozione che regali loro una vita migliore.

“Siamo rimasti davvero sconcertati dalla situazione limite che abbiamo trovato una volta entrati nell’appartamento – commenta Davide Rondinella, Coordinatore Guardie Zoofile OIPA Lazio –
Il nostro intervento ha permesso di porre fine ad un’emergenza che rendeva la vita difficile sia agli abitanti del condominio sia ai cani, che ora hanno la possibilità di vivere nel pieno rispetto delle loro caratteristiche etologiche”.