5 giugno - Sit-in delle associazioni animaliste per chiedere al Sindaco Alemanno la dismissione delle ‘botticelle’, le carrozze trainate dai cavalli per il servizio turistico
Ieri pomeriggio venerdì 5 giugno, una quarantina di animalisti si sono riuniti nel pieno centro di Roma, a piazza Venezia, per chiedere al sindaco Alemanno l’abolizione delle botticelle, le tipiche carrozze trainate dai cavalli utilizzate come attrazione turistica.
Un mezzo di trasporto che si vuole far passare per tradizione ma che rappresenta innanzitutto una forma di inaccettabile sfruttamento nei confronti dei cavalli: ‘trottatori’ che, arrivati a fine carriera, vengono utilizzati per questo servizio cittadino e sottoposti a fatiche assolutamente non compatibili con la loro natura. Cavalli quindi da sempre abituati a trainare appena 17 kg vengono costretti a trasportare un peso enorme, fino a 900 kg tra carrozza e turisti, attraverso il traffico caotico, i rumori, i clascon, lo smog, per non parlare del caldo estivo che rende le condizioni di lavoro ancora più proibitive.
Durante la manifestazione sono state raccolte centinaia di firme per la petizione congiunta di OIPA, AVA, LEAL, NO ALLA CACCIA, LAC, LIDA, Pet Village e We have a dream con la quale le otto associazioni si sono unite per chiedere l’immediata dismissione di questo mezzo di trasporto, ormai anacronistico e decisamente incompatibile con la città odierna.
Oltre che motivo di continua sofferenza per i cavalli le carrozze rappresentano un vera e propria minaccia per la sicurezza stradale: sempre più numerosi gli incidenti*, basti pensare che solo in questo ultimo anno ce ne sono stati due gravissimi, conclusisi con la morte dei cavalli. La petizione era stata infatti avviata inizialmente dall’OIPA a dicembre 2008, proprio in seguito all’ultimo incidente, quando il cavallo Birillo venne abbattuto dopo una lunga agonia sui san pietrini, in seguito alla caduta.
Le associazioni suddette presenteranno a breve, verso fine luglio, al Sindaco Alemanno le firme dei cittadini romani affinché questo problema venga affrontato con la dovuta serietà e risolto una volta per tutte. La dismissione delle botticelle rappresenterebbe una garanzia per la sicurezza stradale e una scelta di rispetto verso gli animali, quindi un grande atto di civiltà. “La civiltà di un popolo si vede da come tratta gli animali” diceva Gandhi.
L’augurio è che Roma possa dire presto addio a queste carrozzelle che appartengono ormai al passato e voltare pagina in nome della civiltà e del rispetto di tutti gli esseri viventi, in questo caso dei cavalli, animali splendidi ma anche molto delicati e paurosi i quali proprio per questo patiscono terribilmente il supplizio quotidiano della botticella.
Le associazioni hanno fatto sapere che non si fermeranno fintantoché il sindaco non manterrà i suoi impegni: aveva infatti promesso di confinare le botticelle nei parchi, dove si riscontrerebbe effettivamente una condizione assai più vivibile per i cavalli; tale soluzione è poi improvvisamente svanita nel nulla ed è stata ritirata dal Comune senza addurre alcuna motivazione.
Ha presenziato la manifestazione anche Monica Cirinnà, consigliera comunale PD, già delegata ai Diritti degli Animali del Comune di Roma, che ha dato ovviamente il suo pieno appoggio alla protesta, avendo lei stessa proposto una delibera per stabilire il divieto dell'attività delle botticelle sull' intero territorio del Comune di Roma con esclusione dei siti di tre ville storiche (Villa Borghese, Villa Ada e Villa Pamphili).
Basta osservare un cavallo da vicino per comprendere le ragioni della richiesta delle associazioni animaliste e la loro preoccupazione rispetto allo stato di attuale malessere di questi animali: un cavallo attaccato ad una botticella raramente starà fermo, continuerà piuttosto a scuotere la testa in maniera nervosa, a masticare il morso al quale mai si è abituato e mai si abituerà, a sbavare per il caldo, mostrando uno stato di stress e di insofferenza costanti…
Dal primo giugno, e fino al 15 settembre, sono scattati gli orari di riposo per i cavalli: dalle 13 alle 17 non dovranno lavorare secondo quanto predisposto dal Regolamento per i diritti degli animali approvato all’unanimità dal consiglio comunale nel 2005.
Gli attivisti delle associazioni animaliste e le Guadie Zoofile saranno vigili nel segnalare alle forze dell’ordine le situazioni di infrazione affinché almeno le pause di riposo vengano rispettate.
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