Circhi

I CIRCHI

Gli animali dei circhi non hanno nulla in comune con i loro simili che vivono in natura: completamente snaturalizzati, privati nel modo più violento delle loro esigenze biologiche ed etologiche, ridotti ad automi e ridicolizzati per il nostro divertimento, conoscono solo la tristezza ed il terrore. I leoni e gli elefanti in natura stabiliscono complessi rapporti sociali, annullati all’interno del circo. Al contrario, le tigri sono animali solitari: al circo vengono costrette a vivere in pochi metri quadrati (in natura il loro territorio si può estendere anche per centinaia di km²) in gruppi a volte costituiti anche da altri felini. I domatori piegano la volontà degli animali attraverso violenze e privazioni: o l’animale si piega o muore.

Anche durante gli spettacoli, non è difficile notare che gli animali sono terrorizzati: spesso i leoni strisciano sulla pancia, con le orecchie abbassate indietro, ringhiando sommessamente.

Le condizioni di detenzione nei circhi sono pessime: gabbie troppo piccole (a volte gli animali non riescono neppure a stare eretti), condizioni igieniche scarse o nulle, poca luce e frequenti spostamenti su lunghi percorsi.

Gli animali vengono mortificati e condizionati e la routine alla quale sono costretti è rigidissima. Ogni giorno sono costretti a compiere gli stessi identici movimenti all’interno di spazi ridottissimi. Gli elefanti sono in genere immobilizzati da due corte catene metalliche legate alle zampe. Fermi in piccoli box in mezzo ai loro escrementi, passano la giornata dondolando ossessivamente il capo, l’unico movimento possibile. Un atteggiamento che mantengono anche una volta liberati. In un dossier pubblicato recentemente dall’associazione animalista inglese Animal Defenders, si dimostra come i leoni del circo Chipperfield’s (condannato per maltrattamento di animali) passino fino al 97% della loro giornata in spazi di 1,9 x 2,4 metri.

Tutto è regolato in maniera rigida e monotona. Agli animali non resta che dormire o girare nervosamente nelle loro gabbie basse e strette. Il circo di Barcellona, che come altri circhi fa anche servizio zoo, teneva un canguro in una gabbia buia e talmente piccola che l’animale non riusciva neppure a stare eretto.

Gli animali reagiscono alla frustrazione dei loro istinti naturali e allo stress causato dalla prigionia e dalla ripetizione di movimenti stereotipati sviluppando problemi nervosi, che talvolta possono portare a comportamenti aggressivi. Come se ciò non bastasse, gli animali del circo sono costretti a viaggi lunghi ed estenuanti, sotto il sole cocente o sotto la pioggia e la neve. Ad esempio, il circo Medrano percorre ogni anno circa 10.000 km.

Gli animali più diffusi nei circhi sono leoni, tigri, elefanti, cavalli. Ultimamente si stanno diffondendo tigri bianche, ippopotami e rinoceronti. Ma ci sono anche dromedari, zebre, canguri, rettili, pappagalli, gorilla, scimpanzé, bufali, oche, foche e addirittura squali e pinguini!

L’importazione degli scimpanzé e di animali esotici è vietata dalla Convenzione di Washington, eppure questi continuano ad essere importati illegalmente. Gli scimpanzé vengono catturati in natura dopo che l’intero branco è stato sterminato.

Talvolta gli animali vengono poi confiscati dal servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato e rinchiusi negli zoo comunali oppure ospitati presso centri di tutela, come il Centro di tutela fauna esotica e selvatica di Monte Adone, a Sasso Marconi. I circhi inoltre sono esenti dalla legge che dal 1996 vieta in Italia la detenzione di animali come le tigri, appartenenti alla lista di fauna “pericolosa”.

ADDESTRAMENTO

Dietro gli esercizi dello spettacolo circense si nascondono mesi di privazioni, maltrattamenti e sofferenze.

I metodi di addestramento comportano frequenti percosse e l’assenza di acqua e cibo. Per costringere gli elefanti ad alzarsi sulle zampe posteriori, gli viene appoggiato un ferro rovente sotto la gola. Ai felini vengono limati i denti ed estratti gli artigli in modo da renderli inoffensivi. Per piegarne la volontà prima dell’addestramento, le tigri vengono stese in terra, con le zampe strettamente legate e percosse con bastoni fino a quando si rendono conto che ogni reazione è inutile.

Riportiamo alcune dichiarazioni di domatori. (dal dossier circhi LAV)

Jean Richard, domatore francese: “Con i leoni ho trovato una sola soluzione: buttargli uno sgabello addosso, dritto sul muso” e ancora a proposito di elefanti: “Afferro una barra di metallo ed inizio a bastonare gli elefanti sulla testa con tutta la mia forza”.

Alfred Court, un altro domatore francese: “Restavo solo con le tigri e le punivo in modo che esse non avrebbero dimenticato… È il gioco del domatore di leoni. Egli fa agire il leone sotto la costante minaccia della morte e lo ricorda al leone con migliaia di punzecchiature, ferite e frustate. Il leone ruggisce la sua protesta, ma va avanti con l’esercizio, perché non vuole morire”.

Liana Orfei: “La belva si avvicina allo sgabello fin quando, sempre inseguendo la carne, è costretta a salirvi sopra. La belva va giù? Il domatore le dà la frustatina” e sulle foche: “Le foche possono essere addestrate solo per fame e non si possono picchiare perché la loro pelle, essendo bagnata, è delicatissima”. La frusta o il bastone portati in pista, servono a mantenere gli animali sotto uno stato continuo di paura e di minaccia, ricordandogli le percosse dell’addestramento.

Racconta Hans Falk, ex lavoratore del circo Knie, a proposito dell’addestramento di una giovane elefantessa: “Si iniziò con una sorta di esercizio di equilibrio, sopra un’asse rigida tenuta a circa 50 cm da terra. Ma l’elefantessa, impaurita, si rifiutò. Allora sia l’addestratore che Louis Knie persero la pazienza e ricorsero ad un’asta metallica portante all’apice un uncino, il quale fu spinto e poi tirato sull’elefantessa. Si cercava di far svolgere l’esercizio nel più breve tempo possibile, ma l’elefante rimaneva incapace di eseguirlo. Era giunto il momento di iniziare un piccolo inferno sulla pista. Il domatore iniziava a colpire l’elefante sulle zampe fino al sanguinamento”.

Fra i metodi d’addestramento vi è anche la privazione di acqua e cibo. Alcuni animali non imparano mai, la loro volontà non può essere piegata, così muoiono per le ferite o semplicemente per inedia, perché sono talmente disperati e rassegnati che si rifiutano di mangiare. È la filosofia del domatore, l’animale deve “assecondare l’uomo o morire”.

I CIRCHI NEL MONDO

Circhi nel mondo

Austria
Divieto nazionale dell’utilizzo di tutti gli animali selvatici.

Belgio
Divieto nazionale dell’utilizzo di tutti gli animali selvatici.

Bulgaria
Divieto nazionale dell’utilizzo di animali selvatici, con l’eccezione di cetacei, purché cresciuti in cattività, oltre la terza generazione e non tenuti separati dai loro simili.

Croazia
Divieto dell’utilizzo di animali selvatici, con particolare riferimento a quelli con difetti fisici.

Repubblica Ceca
Divieto nazionale all’utilizzo degli animali selvatici nei circhi (con l’eccezione dei cetacei, per cui si concede la possibilità di addestrarli per esibizioni pubbliche).

Danimarca
Divieto nazionale dell’utilizzo degli animali selvatici, con alcune eccezioni.

Estonia
Divieto nazionale dell’utilizzo di tutti gli animali selvatici.

Finlandia
Divieto nazionale dell’utilizzo degli animali selvatici, con alcune eccezioni. In particolare, è possibile la permanenza nei circhi se permangono condizioni accettabili per la specie animale.

Grecia
Divieto dell’utilizzo di tutti gli animali.

Lussemburgo
Non vi sono divieti particolari. È richiesta un’autorizzazione da parte del Ministero, non necessaria per i circhi ambulanti.

Malta
Divieto dell’utilizzo di tutti gli animali.

Norvegia
Divieto parziale dell’utilizzo di animali selvatici.

Paesi Bassi
Divieto di utilizzo di animali selvatici.

Polonia
Divieto nazionale dell’utilizzo degli animali selvatici, con alcune eccezioni.

Portogallo
Divieto nazionale dell’utilizzo degli animali selvatici, con alcune eccezioni.

Romania
La legislazione nazionale prevede che i circhi garantiscano il benessere e la salute dell’animale, rispettandone le necessità etologiche, provvedendo a individuare alloggi adeguati, alimentazione conforme alla specie, spazio di movimento e cure veterinarie.

Slovacchia
Divieto degli animali elencati nel CITES.

Spagna
Divieto dell’utilizzo degli animali selvatici a Barcellona e Blanes.

Svezia
Divieto nazionale dell’utilizzo degli animali selvatici, con alcune eccezioni.

Regno Unito
Oltre 200 giurisdizioni municipali hanno divieti ai circhi con animali (più dei 2/3 di questi proibiscono le rappresentazioni con animali, i rimanenti proibiscono solo gli animali selvatici).

 

Argentina
Divieto dell’utilizzo degli animali a Buenos Aires.

Australia
Ogni Stato ha una propria legislazione in riferimento agli animali nei circhi. Il Queensland ha adottato nel 2010 un codice di condotta per il benessere degli animali nei circhi.

Brasile
Nella legislazione non è presente un corpo normativo unico in materia di animali nei circhi, tuttavia lo Stato possiede due strumenti normativi utili: una disposizione costituzionale e un decreto presidenziale che vietano il maltrattamento degli animali (es. lavoro continuato per più di sei ore; ferite; formazione mediante punizioni fisiche) nei circhi e altrove.

Bolivia
Vietato l’utilizzo di tutti gli animali nei circhi. La legge boliviana attualmente sanziona i reati e garantisce la possibilità di confisca degli stessi animali, da parte delle autorità.

Canada
La legislazione varia tra le diverse province del Canada: British Columbia, Saskatchewan e Manitoba richiedono requisiti specifici in riferimento alle specie. Inoltre, Saskatchewan proibisce di legare gli animali in cattività e richiede una preventiva valutazione e approvazione da parte del comune locale, prima che il circo possa operare. La provincia di Terranova stabilisce norme minime circa recinzioni per lo spazio, l’altezza e l’acqua. La Nuova Scozia ha la normativa più progressista e completa: “Due mesi prima di arrivare in Nuova Scozia, tutti gli atti degli animali che viaggiano devono presentare domanda al Direttore della fauna selvatica presso il Dipartimento delle Risorse Naturali. Inclusi in questa richiesta vi devono essere le liste di tutti gli spettacoli cui un animale deve prendere parte, certificati sanitari, liste dei materiali da costruzione, le dimensioni delle strutture di contenimento degli animali e la documentazione che attesti la capacità degli addestratori di comprendere il livello di cura necessaria degli animali all’interno della provincia.” Tutti gli animali devono essere visitati da un veterinario, entro sei mesi dal loro ingresso. Durante il trasporto, ogni due ore il convoglio deve essere fermato per valutare il benessere degli animali, e ogni 24 ore deve essere fermato per almeno 12 ore per permettere agli animali di riposarsi. Ulteriormente la Nuova Scozia richiede che nessun animale debba essere costretto a svolgere l’attività di intrattenimento, e nel caso in cui dimostri riluttanza, il circo deve desistere dall’imporsi sull’animale. In ultimo, è previsto il divieto, in linea con la tutela della dignità dell’animale stesso, di vestirlo con un qualsiasi costume che lo sminuisca.

Cina
Il benessere degli animali non è storicamente parte della cultura cinese. Conseguentemente, l’unica legge esistente non è che il risultato obbligato della ratifica cinese della Convenzione per la protezione delle specie minacciate (2002) e che dunque garantisce una minima protezione solo agli animali in pericolo utilizzati nei circhi.

Colombia
Rappresentazioni con animali vietate a Bogotá e un divieto dell’utilizzo degli animali selvatici a Dos Quebradas.

Costa Rica
Divieto nazionale dell’utilizzo di tutti gli animali selvatici.

India
Divieto nazionale parziale dell’utilizzo di animali nei circhi, sulla base di una decisione dell’alto tribunale indiano a Delhi. Il governo, con qualche difficoltà, si sta operando per garantire agli altri animali un trattamento migliore (es. apertura di centri di soccorso per ex animali da circo).

Iran
Divieto dell’utilizzo totale di animali selvatici in tutti e 31 gli Stati.

Israele
Divieto nazionale dell’utilizzo di tutti gli animali selvatici e divieto di tutti gli animali in 3 distretti.

Nuova Zelanda
Negli ultimi anni si è sviluppata una maggior consapevolezza in riferimento ai diritti degli animali, e le pressioni da parte delle organizzazioni a loro tutela hanno portato a una revisione governativa della legge circa la protezione degli animali. Attualmente la legge neozelandese è una delle più complete in tema di benessere animale. Tuttavia, le disposizioni hanno un maggior valore politico rispetto agli effetti sostanziali.

USA
Ogni Stato ha una propria legislazione. La maggior parte degli Stati non prevede norme appositamente riferite ai circhi. Solitamente vengono richiesti permessi e autorizzazioni. Alcune legislazioni (Connecticut, Idaho, Illinois, Minnesota, Oklahoma, Texas) esentano espressamente i circhi da alcune normative a tutela degli animali, previste per i singoli individui. Il Rhode Island statuisce la proibizione di rilasciare un animale da circo, ma non considera reato il suo confinamento. Lo Stato di New York protegge gli animali in via di estinzione che possono essere coinvolti nei circhi.

CAMPAGNE OIPA CONTRO I CIRCHI

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ATTIVITA' OIPA CONTRO I CIRCHI

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