21/2/14
La Federazione italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente invita le forze politiche a sottoscrivere precisi impegni di legislatura dalla parte degli animali, in vista delle elezioni del Parlamento Europeo. Questi, in sintesi, i punti programmatici che sono stati illustrati questa mattina dai Rappresentanti della Federazione, presso la Sala delle Bandiere del Parlamento Europeo a Roma:
EUROPA CON PIU’ STRUMENTI PER GLI ANIMALI: chiediamo che il Parlamento sia attivo nel dare piena applicazione al riconoscimento degli animali come “esseri senzienti”, facendo pesare questo principio generale nel processo di formazione delle norme della UE. Inoltre, chiediamo l'impegno a rafforzare l’Ufficio Veterinario della Commissione al fine di garantire un ruolo di controllo e stimolo agli Stati Membri.
L'EUROPA PROTEGGA CANI E GATTI E VIETI L’UCCISIONE DEI RANDAGI. Chiediamo il divieto di uccisione di cani e gatti e lo sviluppo di programmi di prevenzione del randagismo (sterilizzazione dei randagi, promozione della loro adozione); l'identificazione tramite microchip e la registrazione obbligatoria negli Stati Membri collegata a un sistema di tracciabilità europea. Provvedimenti contro il traffico di cuccioli e la disincentivazione all’allevamento, alla riproduzione e il divieto di vendita dei pet.
PER UNA EUROPA DELLA LIBERTA’ E NON DELLE PRIGIONI PER GLI ANIMALI, chiediamo alle forze politiche di promuovere una legislazione che renda l’Unione Europea libera dai delfinari e dai circhi; di promuovere la corretta applicazione della Direttiva 22/1999 sulla protezione degli animali negli zoo e sostenere la sua revisione al fine di eliminare lo sfruttamento commerciale degli animali esotici in cattività; d) garantire che tutti gli animali selvatici detenuti in cattività o utilizzati a fini di spettacolo siano inclusi nella Legge quadro europea sul benessere animale, di prossima elaborazione.
ANIMALI SELVATICI ED ESOTICI: chiediamo che l’attività venatoria venga bandita e vietata l'importazione di animali esotici a fini di cattività e di detenzione ad uso personale (compagnia), prevenendo fenomeni di abbandono di animali esotici. Chiediamo che sia stanziato un adeguato fondo per le attività contro il traffico di animali esotici e selvatici.
SPECIE “INVASIVE ALIENE”: chiediamo che il divieto di importazione e commercializzazione sia esteso a tutte le specie animali “invasive aliene” e che i metodi di contenimento, prevedano unicamente misure incruente, rispettose della vita e della sofferenza dei soggetti interessati.
BASTA VIVISEZIONE, INCENTIVI ALLA RICERCA SENZA USO DI ANIMALI. Più di un milione e 300.000 cittadini europei sottoscrivendo la European Citizens’ Initiative ‘StopVivisection’, si sono espressi a favore della revisione della Direttiva UE sugli esperimenti animali a favore delle metodologie alternative. Chiediamo alle forze politiche di rendere concreto questo cambiamento prevedendo lo sviluppo degli strumenti di innovazione tecnologica nelle future legislazioni europee e finanziamenti associati ai soli metodi sostitutivi. Chiediamo il divieto di sperimentazione sui grandi primati non umani.
ALIMENTAZIONE PER TUTTI, VEGETALE E SOSTENIBILE. Gli impatti dell’industria zootecnica su ambiente, acqua, salute ed economia rendono urgente la revisione dei modelli alimentari animali. Sono necessarie politiche di sostituzione della produzione delle proteine animali verso le proteine vegetali e l’eliminazione di sussidi lungo tutta la filiera zootecnica. L’Europa può e deve favorire il consumo di proteine vegetali e sostenibili riducendo l'impatto ambientale, conseguendo così gli impegni già assunti nei negoziati internazionali sul clima.
EUROPA LIBERA DA ALLEVAMENTI DI ANIMALI PER PELLICCE. L'accresciuta consapevolezza delle condizioni di privazione e sofferenza cui sono sottoposti gli animali “da pelliccia” (allevati o catturati), ci impone di introdurre il divieto di allevamento di animali per la principale finalità di ottenere pellicce. Inoltre, chiediamo di annullare gli Accordi Internazionali per la catture “senza crudeltà” siglati con Canada, Russia, USA (G.U.C.E.: L42/43 del 14 febbraio 1998; L219/26 del 7 agosto 1998), al fine di assicurare la concreta applicazione, senza concedere alcuna deroga, del Regolamento CEE 3254/1991.
La legislatura che si chiude è stata certamente un’occasione persa per fare dei passi in avanti nella legislazione di tutela degli animali: le Istituzioni Europee non hanno saputo esprimere una visione e una strategia di intervento capace di coprire aree di tutela oggi scoperte e garantire un’effettiva applicazione delle norme già esistenti. Le nuove Istituzioni che usciranno dall’appuntamento elettorale di maggio siano coraggiose protagoniste di un salto in avanti degli strumenti giuridici ed economici di riconoscimento dei diritti animali e della loro tutela, a partire da una armonizzata politica di tutela di cani e gatti che vieti l’uccisione sistematica ancora troppo diffusa nei Paesi dell'Unione Europea.
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